Un luogo chiuso da più di 20 anni riaprirà per una mostra unica nei giorni di Effetto Venezia.
Dal 26 al 30 luglio in Scali delle Pietre n.29 si terrà la mostra “Bagitto”, l’evento, realizzato dal Progetto Artistico Libertà, intreccia
la mostra ad installazioni e perfomance, abbraccerà la pittura, la scultura, il teatro, la poesia e l’installazione artistica.


Liberta’  pittura e installazioni
▶ Gian Marco Lamuraglia scultura e installazioni
▶ Viola Barbara poesia
su pittura e performance ‘Stranieri’
con la collaborazione di Francesca Maccarrone

a cura di Valeria Aretusi

OPENING 26 luglio 18,30>23,30
con prova aperta della Performance “Stranieri” di Viola Barbara alle ore 20,00

Lo spazio in questo caso è una macchina temporale, un contenitore del tempo con la funzione -attraverso lo strumento dell’architettura-
di fermare il visitatore. Riflettere.


Protagonisti saranno lo spazio stesso e la Livorno della Nazioni, con particolare accento sulla storia unica della comunità Ebraica dal 1500 in poi.I mercanti ebrei, toccando tutti i porti del mediterraneo e commerciando specialmente con il nord-Africa portano a Livorno merci ricercate come corallo, madreperla, opere d’arte e pellami.

Pensando a questo scenario esotico e internazionale lo spazio sarà animato come fosse ancora uno di quei magazzini di “porto franco”, in cui la parola subentra come suono, il suono di una lingua straniera, il Bagitto, la vocalizzazione del silenzio o del verso che esce dall’editoria e si ritrova impresso nei muri.

Useremo per questo i quadri e le suggestioni pittoriche dell’artista Libertà, che riporterà su grandi lastre di metallo i riflessi dei mari attraversati dai mercanti, le suggestioni del porto e opere d’arte commerciate dirette a Firenze per lo studiolo di Francesco de’ Medici.

La pittrice sarà affiancata dalle sculture visionarie di Gianmarco La Muraglia, sculture da Wundercammer seicentesca dove la porcellana si innesta con il corallo o pezzi d’osso. Anche la parola troverà un suo spazio attraverso una performance teatrale di Viola Barbara che cita uno dei simboli più inflazionati di Livorno: i Quattro Mori. Vuole raccontare come le catene possano essere un simbolo facilmente ribaltabile: chi è al potere può improvvisamente ritrovarsi nel ruolo di chi non lo è o, esistesse una scelta, scegliere di farlo.

Lo spazio quindi rivive per non essere dimenticato con tutta la sua storia. Un “repairs” talvolta, anche minimo ed originale, è utile per la memoria storica che i luoghi e le città hanno.
#bagitto

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PROGRAMMAZIONE:
26 luglio: OPENING e prova aperta ‘Stranieri’ ore 20,00
27 luglio: Conferenza “Stranieri e Alterità” a cura del Dr.
Pier Giorgio Curti ore 19.00
a seguire Performance ‘Stranieri’ ore 20,30
28 luglio: aperitivo
29 luglio: mostra aperta
30 luglio: FINISSAGE e presentazione di libri
copertine illustrate da Libertà

*performance ogni giorno ore 20,30